UN “GIOCO DA GRANDI”

Nell’articolo precedente abbiamo parlato di come sono nati i GIOCHI gonfiabili. Ma qualche anno prima, precisamente tra il 1944 ed il 1945 l’esercito americano ha organizzato un’unità speciale, di 1100 uomini circa, chiamata Ghost Army, l’esercito fantasma.

La Ghost Army aveva un’unica missione: ingannare il nemico sulla posizione delle forze alleate in Europa sul campo di battaglia.

Come? Grazie a carri armati gonfiabili.

Quattro sono stati gli elementi che hanno contraddistinto questa missione.

Un primo elemento era costituito il battaglione degli ingegneri mimetici, poco più di ottanta ufficiali dell’esercito insieme a circa mille reclute, tra loro studenti d’arte, pittori, fotografi e stilisti, grazie a queste risorse i carri armati e gli aerei gonfiabili erano irriconoscibili vicino a veri armamenti bellici. I carri armati erano sollevabili e trasportabili da pochi militari.

Il secondo elemento era costituito da un gruppo di esperti che creava un falso traffico radio, capaci di rendere vari i messaggi ed ingannare i soldati tedeschi.

Il terzo elemento era formato da ingegneri del suono: erano soldati che registravano gli addestramenti e li modificavano per farli riprodurre da enormi altoparlanti.

Il quarto ed ultimo elemento era dato da soldati che utilizzavano divise di altre unità militari per confondere eventuali spie nelle città vicine.

Un vero e proprio show che era di grande effetto e che creava una presenza intimidatoria per il nemico confondendoli.

La posta in gioco era alta durante queste finte battaglie, visto che la maggior parte di loro erano al fronte e l’obiettivo era in parte dare l’illusione di essere una grande forza militare.

Grazie a questa messinscena gli alleati salvarono migliaia di vite.

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